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San Cataldo, non solo stigghiole da Anzalone

L’anima di questo storico locale è Claudio Rizzo che, ereditata la maestria ai fornelli della suocera Ninetta, oggi fa ancora la spola tra la cucina e la sala, riuscendo comunque a spendere una buona parola per tutti coloro che vogliono gustare i piatti della tradizione dell’entroterra siciliano. Da 25 anni la famiglia Anzalone segue i dettami di una cucina semplice legata alla stagionalità delle materie prime, come le verdure selvatiche che regalano, d’inverno, un saporito minestrone. 

mozzarella

Si comincia con i bocconcini di mozzarella di bufala posati su un profumato olio extravergine d’oliva e pochi altri formaggi di produzione locale che in qualche caso vengono anche serviti scottati. Ma l’antipasto della casa comprende anche la caponata, frittate di verdura selvatica, olive cunsate, broccoli saltati in padella e pomodori secchi. 

antipasti anzalone

I primi seguono l’andamento delle stagioni: zuppe di legumi in inverno; pasta alla carrettiera, alla norma, con il pomodoro fresco d’estate. Sempre presenti invece il macco di fave e la pasta con la sminuzzatura saltata in padella con le olive. Gustosa la pasta fresca, corta o lunga a secondo delle preferenze, saltata con l’asparacello (fiori di cavolo) e la ricotta. L’unica variante ai prodotti della terra è la pasta fresca con gamberone, spada e ciliegino. 

stigghiole anzalone

La carne, del resto, caratterizza la scelta dei secondi: stigghiole (interiora di vitello ripiene) alla brace, trippa in bianco o alla parmigiana, carcagnola (piedini di maiale) bolliti, costolette di castrato arrosto, bollito di manzo e, quando disponibile, selvaggina. Saporiti i babbaluci lumache (non di allevamento) saltate in padello con aglio, olio, prezzemolo e la giusta dose di peperoncino. Da qualche tempo, è possibile gustare anche il suino nero dei Nebrodi al finocchietto selvatico.   

Limitata la scelta dei dolci con la torta di ricotta e pistacchi d’inverno e i sorbetti alla frutta nella stagione calda. Adeguate la lista dei vini, caratterizzata comunque dalle bottiglie di produzione regionale, e la scelta di birre artigianali. 

Per un pasto completo, vini esclusi, si spendono mediamente 25 euro.

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