Sale & Pepe si trova in corso Umberto I, nel cuore del centro storico di Caltanissetta, a due passi dal duomo. Attenzione verso i prodotti del territorio e reinterpretazione della cucina siciliana formano il carattere di questo ristorante gestito da Michele Tornatore che con la moglie Valeria accoglie i clienti in sala, coadiuvato da alcuni giovani, mentre la cucina è gestita dal giovane chef Andrea Romè.
Tra gli antipasti si segnalano la ricotta con miele d’arancia e pistacchi, i formaggi caprini in crosta con pere al vino rosso, un po’ meno il fresco di Sicilia (crudo di pesce presentato con frutta di stagione che non ci ha fatto impazzire), la caponata di pesce spada con crostini al pesto di basilico e lo sformato di zucchine, caciocavallo ragusano, ricotta, miele, pistacchio e marmellata di arance.
Anche i primi risentono della scelta di utilizzare materie prime importanti come i paccheri al pomodoro siccagno della Valle del Belice con ricotta, melenzane e bottarga, le pappardelle con i gamberoni rossi di Mazara accompagnati da burrata, porcini e mandorle e le orecchiette con ricci di mare e bottarga.
Non manca il tradizionale macco di fave al finocchietto con i crostini. Noi abbiamo degustato i paccheri con il pomodoro siccagno, buoni ma con un piccolo neo: la scelta dello chef di servirli con la ricotta fredda. Opinabile. Moderni accostamenti si riscontrano anche nei secondi tra i quali segnaliamo la spigola di mare in crosta di patate con lardo di suino nero dei Nebrodi, gli involtini di vitello al pistacchio con fonduta di piacentino ennese ed il maialino porchettato con patate e composta di cipolla.
A noi sono piaciuti particolarmente i calamari ripieni di bulgur in salsa di cozze e mandorle. Ad accompagnare il companatico troverete il pane realizzato con farina di grani antichi e biologici moliti a pietra e, come nel caso della Tumminia, con farine integrali e a lievitazione naturale. La cuddriredda di Delia (presidio Slow Food) e il parfait di mandorle fanno parte del menù dei dolci che prevede anche il semifreddo al melone e una particolare panna cotta al gusto di lavanda che ci è piaciuta particolarmente.
Adeguata la scelta delle birre artigianali e dei vini grazie ad una buona rappresentanza di etichette regionali tra cui spiccano alcune bottiglie da agricoltura biodinamica.