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Enna, dove Plutone rapi’ Persefone

Come un’aquila in volo a difesa del proprio nido, Enna domina la Sicilia dall’alto dei suoi 931 metri sul livello del mare. Capoluogo di provincia  più alto d’Italia, Enna è anche l’unica provincia siciliana a cui è negato il mare.

Centro archeologico e agricolo, anticamente fu occupato dai Siracusani, dai Cartaginesi e dai Romani. Dopo un lungo periodo di decadenza, espugnata dagli Arabi nell’859, Enna cominciò a rifiorire sotto i Normanni, diventando uno dei maggiori centri di vita culturale e politica dell’isola.
Raggiunto il suo massimo splendore nel XVII secolo, la città cominciò a decadere, ma con l’Unità d’Italia, nel 1860, riprese parzialmente il suo vigore. Tra i monumenti più importanti senz’altro il duomo. Eretto nel XII secolo, ma ricostruito quattrocento anni più tardi, mantiene, dell’antica struttura, le absidi poligonali ed un portale ad arco ogivale sulla parete del transetto destro.
Massiccia è la fronte a portico, sormontata da un’alta torre campanaria settecentesca. Sul lato che si affaccia in piazza Mazzini vi è un portale cinquecentesco con bassorilievo marmoreo che raffigura l’episodio di “San Martino e il povero”, proveniente dalla chiesetta medievale che si trovava un tempo nel cortile del castello di Lombardia.
Il maniero, uno dei più imponenti castelli di Sicilia, fu eretto da Federico II su una preesistente fortificazione araba irrobustita dai Normanni. Modificato da Federico III d’Aragona, che lo scelse a sua dimora, ha forma irregolare e conserva, oltre le cortine murarie, solo sei  delle venti torri originarie.
Dalla Torre pisana, la meglio conservata, si ha un panorama tra i più estesi dell’intera regione. Su un puntone roccioso di fronte alla fortezza si notano i resti del tempio di Cerere, di età romana.
All’estremità sud-ovest della città, sopra un poggio nell’area del giardino pubblico, si leva la Torre di Federico II eretta nel XIII secolo su una più antica fortificazione e restaurata nel secolo successivo da Federico III d’Aragona.
In pieno centro cittadino Piazza Vittorio Emanuele è certamente uno degli spazi più belli di Enna. La domina il fianco della chiesa di S. Francesco d’Assisi, severa architettura di origine trecentesca su uno zoccolo di roccia, sopra il quale si erge anche la poderosa torre campanaria del ‘400.

Campagne nei dintorni di Enna

A circa 10 km a sud di Enna sorge il lago di Pergusa che il mito indica come luogo ove Plutone rapì Persefone
Merita una sosta golosa ad Enna una piccola osteria, La Rustica, gestita in via Gagliano Castelferrato da Carmela Messina, in cucina, ed il marito Gaetano che accoglie i clienti in un ambiente casalingo. La cucina di terra caratterizza le ricette di Carmela che propone caponata, peperonata e melanzane ripiene al forno tra gli antipasti e la pasta col pesto siciliano e con il cavolfiore o gli spaghetti con le acciughe e la mollica tostata tra i primi. Da non perdere il gustoso polpettone ripieno all’ennese con salsa e piselli e le tradizionali stigghiole tra i secondi con le zuppe di legumi e il macco di fave nella stagione fredda.


Veduta di Enna

Lino Russo

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